Una volta all'anno, da tre anni, ritorniamo nel Grande Ospedale della Metropoli, del quale abbiamo apprezzato la calda e soffocante ospitalità in un gennaio molto piu' soleggiato di questo.
Affronto la cosa sempre nella stessa maniera, cosi' come l'avevo affrontata allora. Appallottolo accuratamente il coacervo di pensieri e di ricordi, assumo la conformazione del Quadrato e mi occupo solo della Piccola, facendo del mio meglio perchè la visita si trasformi in una piacevole gita da figlia unica di due genitori straordinariamente disponibili, entrambi e contemporaneamente, solo per lei. Sono preparata a questo, e tutta orgogliosa che lei si sia fatta visitare, per la prima volta, senza ribellarsi (addirittura da un camice verde!), non penso minimamente alla possibilità di udire parole diverse da un: " tutto bene, ci vediamo fra 1 anno".
Percio', il quadrato si è un attimino deformato quando ho sentito un: "E' guarita, facciamo un controllo fra 5 anni". 5 anni? 4+5=9 penso io, 5 anni sono piu' di quanto lei abbia vissuto fino ad adesso, sono un'eternita'!
Mamma Quadrato stamattina, nella sua ora d'auto e di solitudine, ha spallottolato tutto quanto in parole mute, e ne è uscito un racconto, che, se solo non avesse dovuto tenere le mani sul volante, l'avrebbe scritto tutto.
22 gennaio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
13 commenti:
Evviva! Che bella notizia. Un abbraccio forte alla Mamma Quadrato e un bacino alla Piccola
Queste si che sono belle notizie!! Un bacione grande a mamma e papà quadrato e un abbraccione alla Piccola
Bellissima notizia, spero di riceverne una simile al più presto!
Una bellissima notizia, una di quelle che ti fa venir voglia di fare salti di gioia e di festeggiare...
Augurissimi!
Voglio festeggiare anch'io con te la notizia emozionante. Non c'è molto da dire... sono davvero felice.
@tutte: grazie! Quel giorno in macchina avrei veramnte scritto tutto, d'un solo fiato, tutto quello che mi sono tenuta piu' o meno dentro in questi anni; a volte mi domando se lasciare una traccia scritta di questa esperienza potrà forse aiutare un giorno la Piccola a accettare le sue cicatrici, o qualche altra mamma a sentirsi meno sola; poi mi dico che forse é meglio lasciare che la polvere del tempo ricopra tutto e che i ricordi si disperdano nella vita presente e futura. Non mi so decidere.
dopo il tuo commento da me sono venuta qui. ho letto questo post e mi hai fatto piangere di felicità. ecco, mannaggiatte, ora penseranno che sono tutta matta qui in ufficio...ma mi hai commosso. un abbraccio grande
@wide: si', in effetti avevo omesso le lacrime;) che quella mattina in macchina, quando tutto si é spallottolato, ho pianto come una bambina, e mi sono sentita felice. Anch'io ti abbraccio, e aggiungo la tua radura;)
Ma che bellissima notizia!
Un bacione.
Silvia
Mi aggrego anch'io al coro di felicitazioni :-) e ti faccio molti complimenti per il tuo atteggiamento!
@Imperfetta:)
@Extra: eh no, i complimenti no, la conformazione del Quadrato è stata una questione di sopravvivenza ;)
Sono arrivata qui attraverso il blog di Anna, incuriosita dalle tue parole sul trovarti dall'altra parte, nelle retrovie... (Sono anch'io una "cancer bloggheressa", sorvegliata speciale)
Mi sembra bellissimo poter festeggiare la bella notizia di questo post, e scoprire un altro blog scritto da una donna fortissima. Un abbraccio
@Giorgia: benvenuta e grazie:) passero' da te.
Posta un commento